

AGOPUNTURA E LOMBALGIA: EVIDENZE CLINICHE

Introduzione.
Il termine Low Back Pain (LBP) viene attualmente utilizzato per indicare un gran numero di patologie muscolo-scheletriche, tra loro assai differenti, che interessano la parte inferiore della regione lombare, per cui si può considerare equivalente alla definizione assai generica “lombalgia”.
Tra le patologie acute e croniche comprese nel LBP ricordiamo le seguenti: artrosi del rachide lombare, distorsione lombare, protrusione ed ernia discale, stenosi del canale vertebrale, lombosciatalgia, lombocruralgia, spondilolistesi, sacralizzazione di L5, sindrome delle faccette articolari, lombalgie basse di origine dorsale da irritazione della radice o del tronco nervoso di D11 o D12, sacro ileite e distorsione sacro-iliaca, algie da tensione dei legamenti sacro-iliaci, sindrome del m. piriforme, dolori miofasciali dei mm. glutei (con presenza di tender e trigger points) ed altre affezioni di minor riscontro.
Anche le fratture ed i cedimenti somatici vertebrali da osteoporosi, l’osteomielite, le metastasi ossee, la fibromialgia e le patologie di visceri addominali (reni, utero, prostata, ecc.) possono provocare una sintomatologia simile ai disturbi precedentemente citati e da queste devono essere accuratamente differenziate per evitare grossolani errori terapeutici, dal momento che esse richiedono un intervento specifico sulla malattia, della quale rappresentano solamente un sintomo.
Nel trattamento del LBP, proprio per la varietà delle affezioni che lo provocano, è importante che l’integrazione tra agopuntura e medicina occidentale si realizzi al massimo grado, per poter sfruttare appieno le potenzialità terapeutiche della prima e quelle diagnostiche della seconda e somministrare sempre una terapia adeguata al singolo caso clinico.
Ci duole constatare, comunque, che gli errori diagnostici nel LBP sono assai frequenti e forse lo diventeranno sempre di più: in questo tipo di patologia, infatti, la corretta interpretazione della semeiotica clinica rappresenta un elemento essenziale attualmente troppo spesso trascurato in favore della diagnostica strumentale (TAC, RMN, EMG) che, però, spesso evidenzia solamente danni pregressi, che possono sì aver provocato l’insorgenza del LBP, ma che non sono la causa presente del dolore cronico accusato dal paziente, spesso di origine muscolare o tendinea.
Agopuntura e LBP: evidenze cliniche e rapporto costo-efficacia.
Nell’ultimo decennio sono comparsi in letteratura medica alcuni lavori che hanno dimostrato l’efficacia dell’Agopuntura nel LBP anche dal punto di vista costo-efficacia, aspetto che ai giorni nostri assume una rilevanza sempre maggiore.
L’Agopuntura, anche in tempi brevi (ad es. un ciclo di 4 trattamenti in due settimane), è in grado di migliorare significativamente la scala numerica del dolore, il test di Lasegue e la disabilità dei pazienti affetti da lombalgia cronica (Tsui ML e Cheing GL, 2004); inoltre, se praticata in associazione a cure farmacologiche e fisioterapiche, migliora significativamente le condizioni dei pazienti senza presentare effetti collaterali (Meng CF et al, 2003); alcuni lavori evidenziano inoltre un rapporto costo-efficacia significativamente favorevole (Thomas KJ et al, 2005), (Ratcliffe J et al 2006), (Witt CM et al, 2006).
I benefici della terapia agopunturale sono spesso immediati, specie se vengono trattati i punti più dolenti (Inoue M et al, 2006) e si ottengono migliori risultati quando gli aghi vengono infissi in profondità nei trigger points (Itoh K et al, 2004), (Itoh K et al, 2006).
L’applicazione dell’Agopuntura nella lombalgia e nei dolori pelvici in gravidanza è particolarmente indicata, proprio per l’assenza di effetti collaterali (Kvorning N et al, 2004), (Guerreiro da Silva JB et al, 2004).
Sulla durata degli effetti dell’agopuntura e sul momento in cui la terapia raggiunge la massima efficacia abbiamo dati diversi ed a volte contrastanti; in un lavoro si afferma che l’Agopuntura nel LBP non specifico persistente presenta risultati terapeutici migliori a 24 mesi rispetto a 12 mesi (Thomas KJ et al, 2007), mentre altri autori sostengono di aver ottenuto risultati pari a due volte quelli del placebo dopo un follow-up di 6 mesi, senza però fornire i dati a due anni (Haache M et al, 2007).
Due metanalisi, confrontando i lavori presenti in letteratura, hanno concluso che l’Agopuntura è in grado di alleviare il dolore e l’impedimento motorio nella terapia della lombalgia cronica, lamentando però la presenza di pochi studi di buona qualità ed auspicando che ne vengano effettuati altri in futuro, per definire con maggiore chiarezza questo argomento (Manhaimer E et al, 2005), (Furlan AD et al, 2005).
Ulteriori lavori hanno in seguito confermato le suddette conclusioni (Weidenhammer W et al, 2007), (Suen LK et al, 2007), (Trigkilidas D, 2010). Yuan e al, invece, nella loro review sistematica pubblicata nel 2009, dopo aver esaminato 23 lavori dei quali 6 di elevata qualità (in totale 6.359 pazienti), affermano che esiste una moderata evidenza della maggior efficacia dell’Agopuntura nel LBP non specifico rispetto a nessun trattamento, mentre a breve distanza dall’effettuazione della terapia non si rilevano differenze significative tra Agopuntura e placebo.
Le evidenze di efficacia dell’Agopuntura quale terapia complementare o verso nessuna terapia sono comunque forti e questa metodica dovrebbe essere inserita nelle linee guida europee per il trattamento del LBP.
Conclusioni.
Nella maggior dei lavori presenti in Pubmed non viene praticata alcuna distinzione tra le singole patologie incluse nel LBP ed a volte anche tra le condizioni di acuzie e cronicità.
Alcuni protocolli terapeutici adottati negli studi con risultati negativi sono inoltre perlomeno discutibili, se analizzati alla luce di quanto esposto in precedenza.
Concludiamo citando una review pubblicata nel 2008 da Yuan J et al nella quale gli autori hanno consultato 12 libri di testo in lingua inglese, 31 libri di testo cinesi, 3 sondaggi in inglese, 9 opinioni di esperti cinesi, 25 RCT inglesi, 29 RCT cinesi e 38 case report.
Per quanto riguarda il “Chronic non specific LBP” i dati relativi al numero degli agopunti utilizzati, dei trattamenti effettuati, della loro durata e frequenza ed i criteri di selezione degli agopunti hanno evidenziato grandi differenze tra le varie fonti. Anche le terapie associate, quando presenti, erano assai eterogenee.
È evidente che una maggior omogeneità di trattamento è indispensabile per incrementare l’efficacia dell’Agopuntura, mantenendo un approccio clinico ad personam, ma fondato su criteri chiari e condivisi; ci rendiamo conto tuttavia che, a causa della pluralità di Scuole e metodiche che interpretano l’Agopuntura in modo assai diverso, in Occidente siamo ancora molto lontani dal raggiungimento di questo essenziale obiettivo.